Dopo la mitica cassettina e l’arrivo del cd negli anni Ottanta, all’inizio del nuovo Millennio la musica ha perso man mano il suo lato più fisico e tangibile per spostarsi sul digitale. Dal filesharing di Napster siamo passati alle piattaforme streaming come Spotify, Deezer e Soundcloud: se nel 1992 non potevamo andare in gita senza il nostro fido walkman da portare ovunque, oggi ci basta un’unica app per avere accesso a playlist e discografie illimitate di milioni di artisti, quando e dove vogliamo.

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