Stasera Casa Mika 2 è al giro di boa della terza puntata, quando da tradizione si consolidano pregi e difetti di un programma. La prima puntata aveva avuto il privilegio del debutto, la seconda era stata più fluida, la terza inizia davvero a mostrare qualche segno di lentezza. Mika non perde un grammo della sua capacità di showman completissimo, eppure qualcosa continua ancora a non funzionare nel varietà di Rai 2. Nel complesso i promossi di questa terza puntata di Stasera Casa Mika 2 sono più dei bocciati, ma è il giudizio generale a non essere pienamente soddisfacente delle aspettative. Tireremo la riga finale dopo l’ultima puntata, intanto ecco i top e flop del 14 novembre 2017.
Stasera Casa Mika 2, terza puntata: i promossi
L’opera in televisione
Non stiamo clonando i giudizi della puntata precedente, tranquilli, ma la visita di Mika alla casa di riposo per musicisti fondata da Giuseppe Verdi a Milano è stato un momento molto emozionante. Voci impressionanti, cristalline anche da ultranovantenni, roba da far impallidire chiunque. Gli anziani cantanti sono stati condotti da Mika al Teatro Alla Scala, un palco che avevano calcato da giovani. Commozione immensa. Peccato sia stato relegato a finale di puntata.
“La musica, sempre. Ce l’avevo nel DNA. Sono andata dritta per la mia strada” Stefania, oltre 90 anni e una voce incredibile. #CasaMika pic.twitter.com/fIIOT4n8Y0
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L’omaggio ad Anna Magnani
Sempre sul finale della puntata Mika ha omaggiato Anna Magnani, forse la migliore attrice italiana di sempre, ospitando la “discepola” Lina Sastri. Che ha concluso con emozione recitando il delicatissimo Corpo celeste di Anna Maria Ortese.
Lina Sastri: “Anna Magnani non l’ho mai conosciuta, ma in un certo senso è stata la mia madrina. L’ho interpretata, non ho mai cercato di essere come lei” #CasaMika pic.twitter.com/cwLB5ICeFm
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Caparezza
Non bastasse il divertito siparietto con i bambini discoli, il Maestro Michele Salvemini in arte Caparezza mostra di essere se stesso anche nei meccanismi tv. Riesce persino a suonare i Kraftwerk su Rai 2. L’idea dell’intervista tramite vocoder è riuscitissima e ne consacra definitivamente il senso dell’umorismo. Adorabile oltre ogni misura.
Allora, per Natale regalateci un paio di vocoder per le interviste dal vivo. #CasaMika pic.twitter.com/cSftQxLwDz
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Luciana Littizzetto
Finalmente una promozione per Luciana Littizzetto, dopo due puntate dove era sembrata fuori luogo come pochi altri. Il monologo sui bambini adottati è profondo e sentito, si avverte tutto il suo trasporto personale tanto che lo studio resta in silenzio assoluto. Limasse qualche parolaccia e trivialità di troppo, Luciana potrebbe fare un saltino di qualità. Era ora.
La “lettera ad un bambino rinato” di Luciana Littizzetto, dedicata ai bambini e alle bambine adottate o in affidamento #CasaMika pic.twitter.com/zPx2HA1DDC
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Il ricordo di Luigi Tenco
La fiction ambientata nel 1967 serve da gancio a Mika per un altro ricordo nostalgico: quello di Luigi Tenco, morto proprio quell’anno dopo Sanremo. Il cantante interpreta Vedrai vedrai facendo esaurire le scorte di fazzolettini a mezza Italia.
“Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà”
Abbiamo esaurito la scorta di kleenex. #CasaMika pic.twitter.com/uhVoRve38Q— Onstage (@ONSTAGEmagazine) 14 novembre 2017
Edoardo Bennato
Mika valorizza Edoardo Bennato con una versione bilingue de L’isola che non c’è, uno dei brani capolavoro del cantautore napoletano. Solo musica, arrangiamento con gli archi, dolcezza assoluta. E meno male.
“E ti prendono in giro se continui a cercarla
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te”#CasaMika pic.twitter.com/fn3YqTorFh— Onstage (@ONSTAGEmagazine) 14 novembre 2017
Giorgia
Con piumino e scopa in mano come un’improvvisata donna delle pulizie, Giorgia dà vita ad una cover di I Want To Break Free dei Queen assieme al padrone di casa. Sempre emozionata in televisione dopo 20 anni di carriera. E Mika fa pure l’air guitar con la scopa.
Dai chi è che non ha mai fatto AIR GUITAR con la scopa?! #CasaMika pic.twitter.com/62NeQ7VcfV
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Mika tassista
Firenze porta bene a Michael Penniman: finalmente siparietti carini con gli ospiti del suo taxi, come la ragazza che lo abbraccia da dietro e gli grida “sei nella mia playlist della felicità!”. Il momento emozionante di Mika che racconta ad una preside di come abbia superato la dislessia infantile vale tutto.
Alla preside di un istituto artistico, Mika racconta della sua dislessia da bambino: “è stata una tortura, c’è stata tantissima intolleranza. Ho imparato grazie a mia mamma e alla musica” #CasaMika pic.twitter.com/UMJLT8Lb4q
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Stasera Casa Mika 2, seconda puntata: i bocciati
Gli ospiti non musicali
E torniamo sempre lì, agli ospiti non musicali che fanno volume. Svogliatissima Laura Chiatti per il siparietto culinario, tanto che si sentivano palesemente le sue canticchiate fuori tono. Alessandro Borghese simpatico, ma un’apparizione di tre minuti senza nient’altro è pura rabberciatura. Lino Guanciale relegato oltre mezzanotte quando avrebbe potuto essere applicato meglio. La domanda resta: perché?
La caption scrivetela voi #CasaMika pic.twitter.com/DjOd3nJKww
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La fiction nel varietà
Il ragazzo del futuro meriterebbe di diventare una webserie più strutturata, perché così ci fa perdere momenti essenziali dell’epoca. Si avverte la mano felice di Ivan Cotroneo nel raccontare le storie (e omaggiare la divina Dalida), però davvero fatela crescere, altrimenti resterà soltanto una bella idea mai sviluppata.
Nel 1967 si guardava così la televisione. Tutti insieme, nell’unica casa che la avesse nel palazzo. #CasaMika pic.twitter.com/hflV9BPJlp
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Rossy De Palma
Un’attrice straordinaria ed espressiva come Rossy De Palma piazzata in un siparietto simil-surreale ad orario improbabile. Perché sprecare un’ospite così? Non lo capiremo mai.
C’è del Dalì spinto in tutto questo #CasaMika pic.twitter.com/TnGryRFvsX
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